mercoledì 7 giugno 2017

Il Contagio.


Continuando il discorso iniziato nel precedente post "il patto scellerato", prendo nuovamente spunto dal libro "Uscire dalla paura" che già vi ho consigliato e che vi consiglio nuovamente, per
continuare a parlare del bambino che siamo stati e che ancora vive dentro di noi.
Nei primi anni della nostra vita siamo infatti totalmente in "balia" di chi ci accudisce e di conseguenza ne assorbiamo involontariamente tutte le paure e negatività.
E' un fenomeno che in psicologia viene chiamato "contagio" perchè si insinua nella nostra vita indipendentemente dalla nostra volontà influenzandone pesantemente tutti gli aspetti, nessuno escluso.
Così hanno origine la maggior parte delle nostre paure, ansie e preoccupazioni. 
Il "Contagio" spiega il motivo per il quale da adulti ci ritroviamo ad avere o meglio a ripetere atteggiamenti negativi appartenenti sopratutto ai nostri genitori.
Abbiamo naturalmente ereditato anche comportamenti positivi ma non è di quelli che ci occupiamo adesso, anzi lasciamoli ben presenti nella nostra vita, non li disturbiamo..:) 
Paura, sfiducia, vergogna, senso di inadeguatezza e tanto altro dipendono insomma da questo "contagio".
Il "contagio" ha formato lo "stampo" e noi  da adulti agiamo  di conseguenza.
E' avvenuto così presto che non ce ne siamo neanche resi conto e ciò ha fatto si che non abbiamo mai avuto una idea diversa di noi stessi, pensiamo di essere il "contagiato" mentre in realtà siamo molto altro.
Spesso non riusciamo a capire perchè ci comportiamo in un certo modo, il "contagio" è una delle spiegazioni, forse la più importante.
La bella notizia è che...possiamo venirne fuori,
Esaminando con pazienza ogni nostro comportamento potremo imparare a distinguere i "nostri" e quelli "frutto del contagio".
Quando cominciamo ad osservare i nostri pensieri e le nostre azioni con questa disposizione mentale iniziamo a guarire dal "contagio"
Il bambino che vive dentro di noi non può fare tutto questo ma l'adulto che siamo diventati ne è perfettamente in grado, tu compreso.
Quindi...buon lavoro !
p.s. qui potete trovare lo splendido libro che approfondisce molto bene questo argomento: