giovedì 3 agosto 2023

Oltre la zona di confort

Ognuno di noi ha una zona di confort, quella zona “protetta” all’interno della quale si sente al sicuro e fuori pericolo.
Questa zona però ha due limiti.
Il primo limite è che ovviamente non può ospitarci per sempre (anche se in fondo sarebbe il nostro grande desiderio..), i problemi fanno parte della vita e presto o tardi arriveranno a fare la nostra conoscenza.
Il secondo è che (fingendo che sia possibile rimanerci per sempre) all’interno della zona di confort non c’è crescita personale.
Quindi la domanda fondamentale che dovremmo porci è:
voglio davvero diventare una persona migliore? voglio davvero crescere interiormente come uomo o come donna affrontando e poi eliminando le mie ansie, le mie paure e tutto il resto? 
Oppure il mio vero desiderio è “galleggiare”, mantenere inviolata la mia zona di confort sperando che tutto vada bene ed eludendo qualunque problema o difficoltà?
Queste sono le due domande fondamentali da porsi.
Se la prima risposta è quella valida, allora dobbiamo accettare con benevolenza di uscire frequentemente dalla nostra zona di confort ed entrare in quella che viene chiamata “zona di apprendimento”, una zona forse un po' meno sicura (solo forse perché in realtà la sicurezza assoluta non esiste) ma certamente in grado di insegnarci e mostrarci la “Via”.
Se la risposta valida invece è la seconda, allora buona fortuna, godetevi la vita finché essa sarà in grado di proteggervi e di darvi le risposte attese e non investite tempo a leggere libri o ad ascoltare video sulla crescita interiore perché la mera conoscenza “intellettuale” permette certamente di fare grande sfoggio di cultura ma non ha mai cambiato la vita di nessuno.
La Vita è un continuo apprendimento ed un continuo mettersi in discussione e accettare questo è l’unico percorso che ci permetterà di vivere e morire più liberi di come fino ad oggi siamo vissuti. 
Non è infatti un caso che tra i libri che ho scritto, Il Canto del Cuore sia stato letto molto più di Io ci sono , il motivo è semplice anche se forse è sfuggito a molti.
Nel Canto del Cuore ho introdotto certi temi, ho iniziato a spiegare cosa fare in prima battuta per vincere ansia, stress e tanto altro, ma in Io ci sono oltre ad averli approfonditi, ho posto (anche se velatamente) ai lettori le due domande di cui sopra, mettendoli (ovviamente con tutta la delicatezza della quale sono capace) metaforicamente con le spalle al muro già dai primi capitoli che non a caso si intitolano “Comincio io” e "E' l'azione che cambia la vita".
I moltissimi di voi che hanno apprezzato quindi Il Canto del Cuore, oltre ovviamente a provare a metterlo in pratica nella loro vita quotidiana (unico scopo per cui è stato scritto), dovrebbero approfondire anche Io ci sono, perché è lì che si annida un’importante parte del mio messaggio.
Con affetto, Mauro.