Sofferenza, chi non la conosce..?
In alcuni periodi della nostra vita, la sofferenza ci sveglia la mattina e ci accompagna fino a sera. Ci toglie il respiro, spegne la luce delle nostre giornate.
Nasce spesso come un semplice disagio e velocemente si trasforma.
Il disagio diventa sofferenza perché non lo accettiamo, ci lottiamo contro, ne facciamo un nemico e lui cresce, si trasforma appunto.
E' un processo del tutto naturale, nessuno ama la sofferenza, ma una volta che arriva, va accolta, accettata.
In alcuni periodi della nostra vita, la sofferenza ci sveglia la mattina e ci accompagna fino a sera. Ci toglie il respiro, spegne la luce delle nostre giornate.
Nasce spesso come un semplice disagio e velocemente si trasforma.
Il disagio diventa sofferenza perché non lo accettiamo, ci lottiamo contro, ne facciamo un nemico e lui cresce, si trasforma appunto.
E' un processo del tutto naturale, nessuno ama la sofferenza, ma una volta che arriva, va accolta, accettata.
Eckart Tolle, grande Maestro spirituale scrive:
"L'aspetto peggiore è trattare il momento presente come un nemico. Quando vi lamentate di ciò che vi circonda state litigando con "l'Adesso", con la vostra vita, e la vita vi risponde.
Siate allineati con ciò che accade e le risposte positive non tarderanno ad arrivare"
Siate allineati con ciò che accade e le risposte positive non tarderanno ad arrivare"
Opponendo resistenza alla sofferenza ne si allunga l'esistenza e si ritarda quindi il processo di guarigione.
Dobbiamo dire si alla sofferenza quando arriva, un si convinto anche se difficile da dire, perchè solo facendocela amica, potremmo poi sconfiggerla.
La sofferenza è spesso una buona amica che ci segnala ciò che va cambiato dentro di noi, non dobbiamo averne paura anche se è quello che facciamo da sempre.
Fate un esperimento. Appena la sentite arrivare, sedete qualche minuto in un posto calmo e silenzioso, chiudete gli occhi e visualizzate la vostra sofferenza.
Cercate di darle un contorno, un colore, un suono, un nome.
Definirla ci aiuta a circoscriverla, vedendola impariamo a non temerla.
Fate un esperimento. Appena la sentite arrivare, sedete qualche minuto in un posto calmo e silenzioso, chiudete gli occhi e visualizzate la vostra sofferenza.
Cercate di darle un contorno, un colore, un suono, un nome.
Definirla ci aiuta a circoscriverla, vedendola impariamo a non temerla.
"Nella mente ha origine la sofferenza, nella mente ha origine la cessazione della sofferenza" (Buddha).
Arrendiamoci a lei e saremo liberi di lei.
Arrendiamoci a lei e saremo liberi di lei.